Domande e Risposte
All'età di quattro anni ho ricevuto in regalo da mio padre per il mio compleanno un cucciolo di Labrador, color bianco con alcune chiazze beige, e me ne sono subito innamorato. Ho trascorso con Ray gli anni più belli della mia infanzia. Da bambino ogni volta che notavo per strada un cane o un gattino denutrito e sofferente lo portavo a casa e lo medicavo. In particolar modo il cane, rappresenta per me un amico fedele, un maestro di vita e un compagno di viaggio. Ho deciso cosi di diventare un Veterinario e dedicarmi personalmente alla cura e alla salute dei nostri amici a quattro zampe.
Una volta in una clinica di emergenza ho curato un furetto. Aveva un filo attorcigliato in una piccola zampa che ne strozzava la circolazione, quindi con pazienza e attenzione sono riuscito a toglierlo senza fargli male.
Ogni giorno si affrontano numerosi tipi di emergenze veterinarie, tuttavia l'esperienza ci ha dimostrato che alcune si ripresentano più frequentemente e riguardano cani o gatti, indipendentemente dalla razza o dalla taglia.
- Un cane o un gatto che ha mangiato un oggetto
In medicina veterinaria ci riferiamo a questo tipo di emergenza quando l'animale ha ingerito un "corpo estraneo". - Sindrome del gatto paracadutista
È così che i Veterinari definiscono un gatto che riporta lesioni dovute alla caduta da una grande altezza, solitamente da una finestra o da un terrazzo. - Vomito o diarrea sanguinolenta
È il tipo di emergenza veterinaria più comune in assoluto e può essere causata da una moltitudine di fattori. - Morsi
Sebbene sia un'esperienza traumatica sia per il cane che per il suo padrone, la maggior parte di questi tipi di emergenze sono facilmente risolvibili con suture e antibiotici. - Incidenti
Gli incidenti spesso provocano fratture e traumi.
Penso che l'errore più comune che commettono alcuni proprietari sia quello di non rivolgersi immediatamente al veterinario quando l'animale presenta un malessere. Alcuni preferiscono attendere che passi da solo e così nella maggior parte dei casi peggiorano la situazione fisica dell’animale. La salute di noi stessi e nella nostra famiglia è una priorità, e credo dovrebbe essere anche quella del nostro animale domestico.
Il miglior consiglio che posso dare è di essere affettuosi con gli animali, prendersi cura di loro, farli uscire e muovere ogni giorno, dare loro del buon cibo e trascorrere bei momenti assieme.
Il lavoro del Veterinario a volte può diventare emotivamente stressante poiché si ha a che fare con animali malati e proprietari ansiosi.
Ogni giorno nello studio di un Veterinario affluiscono diversi animali con problematiche e circostanze differenti. L’aspetto più impegnativo credo sia effettuare una diagnosi precisa e corretta: l’animale non possiede la capacità di spiegare cosa lo affligge così come possono fare le persone, se si sente meglio o se tu come medico stai alleviando la sua sofferenza. Quindi il Veterinario deve fare affidamento solo sulle proprie valutazioni, sulle informazioni riferite dal proprietario e sul suo sesto senso per decidere la linea di condotta da adottare.
La medicina Veterinaria è di gran lunga il lavoro dei sogni più popolare per gli amanti degli animali e molti bambini mostrano il loro interesse per questo percorso professionale già in tenera età.
La cosa più importante è che coloro che scelgono questa carriera lo facciano motivati dall'amore verso gli animali e dal desiderio di dare un contributo positivo alla società. E' un percorso di formazione lungo che richiede molto impegno e responsabilità. Oltre a prendersi cura degli animali un bravo Veterinario si deve saper rapportare in maniera empatica anche con il proprietario, il quale a volte manifesta tutta la sua ansia e la sua preoccupazione e necessita di consigli e rassicurazioni. E' un lavoro che richiede una buona conoscenza medico-clinica degli animali e non si limita alla cura di cani, gatti, uccelli, conigli, ma anche a tutelare la salute e il benessere di tutti gli animali.
Consiglierei inoltre di fare il prima possibile esperienza con gli animali, come volontariato presso fattorie o rifugi per animali, o presso uno studio veterinario privato.
Prima di acquistare o adottare un animale bisogna essere consapevoli delle responsabilità e degli impegni che ne derivano. Non si tratta di un peluche ma di un essere indifeso che ha bisogno di cure e attenzioni. L'abbandono oltre che un atto di inciviltà è un reato, commesso verso un essere sensibile, che prova in tale situazione dolore, smarrimento e paura. Penso che la vendita o l'adozione degli animali dovrebbero essere fatta in maniera più regolamentata.
Beh, ad essere sinceri adoro tutti gli animali, anche quelli che cercano simpaticamente di mordermi durante la visita in ambulatorio. Tuttavia ce ne sono alcuni con cui instauro un legame speciale. Mi piace la dolcezza e la compagnia del cane così come l'astuzia e l'indipendenza del gatto.
Ho sempre avuto un profondo amore per gli animali. Quando ho iniziato gli studi volevo un lavoro che mi permettesse di prendermi cura degli animali.
Ho lavorato da adolescente in uno zoo dove mi occupavo di distribuire il cibo agli animali. Questa esperienza mi e’ servita molto per capire che la mia passione per gli animali avrebbe potuto farmi diventare un veterinario motivato e altamente specializzato. Gli animali sono esseri che hanno bisogno di cure tanto quanto gli umani. Le persone che scelgono di studiare Veterinaria sono quelle che hanno sempre avuto un'affinità con gli animali sia domestici che selvatici.
La malattia di Lyme, la rabbia, la scabbia o la leishmaniosi sono solo alcune delle principali malattie che possono essere trasmesse dagli animali all'uomo, anche se tra le mura domestiche questo avviene raramente. Queste malattie vengono definitive con il termine zoonosi. Una fra le malattie più note è la leishmaniosi, che colpisce principalmente i cani. In alcuni casi può portare a complicazioni molto gravi se non viene diagnosticata in tempo.
Altre patologie che rientrano in queste casistiche sono la rabbia, per la quale esiste un vaccino per prevenirla, e la tigna, che attualmente è una delle malattie della pelle più comunemente trasmesse dagli animali all'uomo.
1. Borreliosi o malattia di Lyme: è una malattia che viene trasmessa dalle zecche, uno dei principali vettori di contagio. I sintomi sono febbre alta, mal di testa, vomito, dolori muscolari e articolari.
2. Campylobacteriosis questa malattia è causato dal batterio campylobacter Colpisce numerose specie animali come cani, gatti, roditori, furetti, conigli, uccelli, rettili e anfibi. Il contatto con gli esseri umani avviene attraverso le feci di un animale infetto. Nell'uomo, l'infezione causa enterite acuta, febbre e dolore addominale.
3. Rabbia: è causata da un rabdovirus e può essere trasmessa da cani, gatti e roditori. In gran parte dei paesi Europei la vaccinazione è obbligatoria.
4. Rogna sarcoptica: L'acaro Sarcoptes scabiei è la causa di questa malattia che può essere trasmessa da cani, gatti e roditori. I sintomi nell'uomo si manifestano con solchi molto sottili sulla pelle che causano un forte prurito.
Da Veterinario mi sento in dovere di raccomandare sempre ai miei clienti di prestare molta attenzione alle misure igieniche per evitare la diffusione di queste malattie.
Non mi è mai capitato di essere stato morso durante una visita, ma ricordo di una volta che ho soccorso per strada un cagnolino ferito e quando mi sono avvicinato ha cercato di mordermi, ma è stata una normale reazione era molto impaurito e sofferente. Tuttavia si è trattato di un morso di lieve entità.
Ricordo un intervento chirurgico effettuato per asportare un tumore dallo stomaco di un cane. Una delicata operazione che ha richiesto molte ore di lavoro, risoltosi per fortuna positivamente.
Il maltrattamento degli animali è una piaga che persiste da sempre in ogni parte del mondo, con cifre più che preoccupanti.
Si stima che in Italia ogni anno circa 20.000 animali vengano maltrattati e che circa 100.000 cani e gatti vengano abbandonati dai loro proprietari.
Il maltrattamento di animali è un reato punito dalla legge. Quindi denuncerei il caso alle autorità competenti che procederebbero con le indagini.
Sopprimere un cane anziano o malato è una delle scelte più difficili nel lavoro di un Veterinario. Quando la malattia si trova in uno stadio avanzato e irreversibile e l'animale soffre, il ricorrere all'eutanasia vuol dire in questi casi porre dolcemente fine alla sua vita, risparmiandogli quindi altri giorni di sofferenza.
Una delle decisioni più difficili per chiunque ami gli animali è quella di sopprimere il proprio animale domestico, qualora raggiungesse la fase terminale di una malattia. A volte cani e gatti soffrono inutilmente a causa di malattie incurabili o complicazioni di salute legate all'età’ o ad altri fattori..
E' triste e difficile il momento in cui un Veterinario deve comunicare al proprietario che al suo cane rimangono pochi giorni di vita. La morte di un animale domestico può essere uno dei momenti più traumatici nella vita di una persona, in quanto è come perdere un membro della famiglia.
Quando la morte avviene per cause naturali è più facile rassegnarsi, ma quando bisogna ricorrere all'eutanasia il dolore è forte e straziante. Alcuni non riescono ad assistere a quel momento ma è importante spiegare loro che il cane ha bisogno di avere vicino il suo padrone; consiglio in genere di rimanere accanto al proprio animale negli ultimi istanti della sua vita, circondato dai suoi giocattoli preferiti, accarezzarlo, coccolarlo e dimostrargli tutto il suo amore.
Per la natura del mio lavoro spesso si prospettano situazioni tristi e difficili da affrontare, il più delle quali hanno a che fare con la sopravvivenza di un animale.
Ne ricordo una in particolare che mi colpì in maniera significativa. Si presentò in ambulatorio una coppia di anziani chiedendomi di alleviare gli ultimi giorni di vita del loro amato peloso, anch’esso anziano e malato cronico da tempo.
Come pattuito, mi recai presso la loro abitazione qualche settimana più tardi per praticare l’eutanasia, unica strada percorribile purtroppo. Quel giorno, oltre ai padroni di casa, c’erano figli e nipotini della coppia, tutti legati da un rapporto d’amore profondo per l’animale. È stato uno dei momenti più intensi e difficili della mia carriera, perché, in genere, questi interventi li pratico in ambulatorio in presenza di pochissime persone. Senza perdermi d’animo, illustrai quale sarebbe stata la procedura e come avrebbero dovuto comportarsi nei momenti antecedenti l’iniezione letale. Praticai una pre-anestesia, così da dare il tempo di poter esperire l’ultimo saluto al cane. Una volta che tutti ebbero modo di mostrare la propria vicinanza, chiesi di lasciare la stanza per concludere l’operazione. Fu un intervento molto toccante, non tanto per la difficoltà in sé dell’atto quanto per i sentimenti di affetto e dolore in ballo, davvero complicati da gestire tutti insieme. Un’esperienza forte che mi ha segnato.
Una sera in ambulatorio arrivò un’urgenza relativa ad un giovane cane, affetto da torsione dello stomaco (GDV – Gastric Dilatation Volvulus Syndrome), una sindrome che insorge improvvisamente nell’animale e produce una rapida dilatazione dello stomaco che può portare, in un breve lasso di tempo dal manifestarsi dei primi sintomi, alla morte. Mi resi conto di cosa si trattasse solo dopo un’attenta valutazione.
Il cucciolo era agitato ed affannato, aveva conati di vomito e lo sguardo fisso. Sbavava e lamentava un forte dolore all'addome, di suo visibilmente dilatato. Praticai subito un’abbondante fluido terapia per ristabilire il volume ematico, somministrai poi degli antibiotici per ridurre l’effetto tossico e scongiurare una eventuale peritonite o - peggio ancora - una perforazione. Successivamente attuai uno svuotamento gastrico (di liquidi e gas in eccesso) con l’inserimento di una sonda, stabilizzando così anche la situazione cardiocircolatoria.
Il piccolo quadrupede era salvo. Dopo l’intervento non voleva lasciarmi più. Dalla sua postazione, rasserenato, seguiva i miei passi con intensità e fiducia. Un momento che mi ha fatto sentire bene con me stesso ed amare ancora di più la mia professione.
Informazioni, percorsi di studi, carriera e salario
Il Veterinario è il dottore degli animali. È la figura professionale che si occupa della saluta dei nostri amici a quattro zampe che vivono nelle nostre case, ma anche degli animali degli allevamenti, zoo, esotici e in libertà.
Il Veterinario svolge il compito di medico specialista degli animali, preoccupandosi di stabilizzare la loro salute in caso di malattie, vaccinarli, prescrivere cure antiparassitarie e batteriche, effettuare esami di controllo e anche interventi chirurgici.
Solitamente presta supporto attraverso visite in ambulatorio o anche a domicilio in caso di emergenza. Ciò accade soprattutto nel caso degli allevamenti, in cui gli animali sono più difficili da spostare e di grosse dimensioni. In questo ambito, il Veterinario deve preoccuparsi di verificare le condizioni di salute degli animali, vaccinarli, indicare le cure migliori per il loro benessere, assistere e facilitare la riproduzione delle specie e prevenire i rischi biologici.
Il Veterinario non risolve solo problemi di salute degli animali, ma educa anche i proprietari ad alimentare nel modo corretto il loro cucciolo, a pulirlo e garantire la sicurezza per lui e per la famiglia che lo accoglie.
Percorso di studi di un Veterinario
Il Veterinario deve conoscere a fondo il corpo degli animali, le funzionalità delle varie specie, le patologie e i modi per curarle. Inoltre, deve disporre di abilità tecniche per operare e intervenire chirurgicamente sulle bestiole.Queste skills si acquisiscono solo attraverso un percorso di studi abbastanza standardizzato. Bisogna iscriversi a un corso di Laurea in Medicina Veterinaria che dura in genere 5 anni. Qui si apprendono materie come anatomia, biologia, fisiologia, patologia veterinaria, chirurgia e farmacologia.
Durante il percorso di studi sono previste anche visite in cliniche veterinarie per assistere alle procedure mediche da effettuare sugli animali ed esercitarsi. Non solo: gli studenti devono visitare anche zoo, allevamenti e centri di recupero per animali per affinare le tecniche di approccio con essi in ogni ambiente.
Al termine degli studi teorici e dei vari tirocini, lo studente è tenuto a superare un Esame di Stato ufficiale che lo inserisce automaticamente all'albo, permettendogli di esercitare la professione presso ambulatori di tutta Italia.
Il Veterinario, come ogni medico, deve aggiornarsi continuamente attraverso corsi di formazione. Inoltre, è richiesta empatia verso gli animali, passione, pazienza e molta attenzione all'igiene.
Sbocchi professionali di un Veterinario
Si può lavorare come dipendente in un ambulatorio o anche mettersi in proprio e aprirne uno in autonomia. Il Veterinario può decidere con quali animali avere a che fare, se con quelli di grandi dimensioni, quelli esotici chiusi in zoo o riserve naturali, quelli acquatici, selvatici o per i piccoli animali da compagnia.Il Veterinario può anche optare per una carriera nel settore farmaceutico, studiando e realizzando i migliori farmaci per gli animali, diventando così Product Specalist.
Salario di un Veterinario in Italia
Nonostante sia una figura fondamentale per la salute degli animali, ma anche dell'uomo, il Veterinario non è tra le figure professionali più pagate del nostro paese. Si stima, infatti, che egli guadagni in media 1300€ al mese. I medici autonomi riescono anche a portare a casa una somma di 1600€ netti mensili. Queste cifre dipendono, ovviamente, dal luogo di lavoro, dal ruolo del Veterinario e dalla sua esperienza.Categorie