Stage in azienda: tutto quello che devi sapere

Stage in azienda: tutto quello che devi sapere

Una delle più elementari e primarie forme di inserimento nel mondo del lavoro è il cosiddetto contratto di stage. La dicitura contratto, solitamente omessa quando si parla di stage, tuttavia può indurre in errore chi non conosce nel dettaglio questo strumento poiché, con la sua stipula, non si costituisce un vero e proprio rapporto di lavoro, nei termini cui siamo abituati a discuterne, ma una forma più utile ad assolvere altre funzioni peculiari.

Pur prevedendo obblighi e diritti, è opportuno chiarire che lo stage è un primo passo verso un possibile inserimento nella azienda presso cui lo si svolge. Ma non è scontato che ciò avvenga, o quantomeno non è detto che si verifichi in maniera automatica.

Lo stage è per definizione un tirocinio formativo. Serve dunque a fornire elementi utili alla formazione del tirocinante per l’esercizio di una determinata attività lavorativa o professionale. Una formazione pratica, insomma, che può affiancarsi a quella teorica preesistente - come nel caso di uno stage post laurea o diploma -  o essere preliminare ad un percorso di reinserimento nel mondo del lavoro.

In buona sostanza, possiamo definire lo stage in azienda come un prova sul campo a tutti gli effetti. Allo stagista, infatti, darà la possibilità di capire se l’attività che andrà svolgere successivamente è quella che desidera o meno.

A questo punto, però, per capirci qualcosina in più, entriamo nel merito del discorso, cercando di delineare meglio che cosa è uno stage e rappresentando le specificità di questo tipo di contratto.

Lo stage: cos’è e come funziona

Come anticipato poc’anzi, lo stage è un tirocinio che si sostanzia in un’esperienza pratica formativa-lavorativa per chi lo svolge. Per questa sua caratteristica non può considerarsi un vero rapporto di lavoro, anche qualora sia corrisposta un’indennità di partecipazione al tirocinante (solitamente  un rimborso spese).  Tant’è che, a differenza di altri contratti, nel contratto di stage non è prevista la maturazione di ferie o permessi. Allo stagista, tuttavia, è data possibilità di assentarsi, previo accordo col suo responsabile, o mettersi in malattia, senza però esser tenuto all’obbligo di presentare una certificazione medica che giustifichi l’assenza. Mentre obbligatoria resta l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, che l’azienda dovrà preoccuparsi di sottoscrivere prima che abbia inizio il tirocinio.
Pertanto, una persona disoccupata, che si appresta ad effettuare uno stage in azienda, conserva il suo status di disoccupato fin quando non sarà regolarmente assunto secondo una delle modalità previste dalla legge.

L’ente promotore, figura essenziale nel contratto di Stage

Lo stage è espressamente regolamentato dal nostro ordinamento e per la sua attivazione occorre l’intervento di un soggetto intermedio, cosiddetto ente promotore, che assolva il ruolo di garante del contratto.  Questo ente può essere di natura pubblica, come ad esempio un’istituzione scolastica, o privata, come alcune agenzie per il lavoro. In tal caso è necessario che l’ente sia autorizzato a svolgere l’attività  promotrice dal Ministero del Lavoro, grazie ad un apposito accreditamento.

Si tratta di una figura necessaria all’interno del rapporto contrattuale che viene a costituirsi tra il tirocinante e l’azienda (soggetto ospitante) ed allo stesso tempo essenziale allo svolgimento del tirocinio, in quanto avrà il compito di monitorare che tutto proceda per il meglio e soprattutto secondo gli accordi.

Nello specifico, l’ente promotore si preoccupa di precostituire i rapporti necessari allo svolgimento del tirocinio, stipulando un’apposita convenzione con l’azienda ospitante nella quale saranno inseriti gli obiettivi da perseguire, le modalità di esecuzione ed il progetto formativo da mettere in atto. In questo patto, inoltre, l’ente promotore individuerà un tutor che supervisioni le attività di tirocinante ed azienda, assicurandosi che anche quest’ultima, a sua volta, nomini un responsabile interno che funga da guida allo stagista nel suo percorso.

Tipologie di stage


Le principali forme di stage o di tirocinio previste sono di tipo:

Curriculare, finalizzato alla formazione di studenti di scuole superiori, istituti professionali ed università. Si tratta di un percorso inserito - a monte - nel piano di studi dello studente, figlio di una convenzione tra ente promotore (l’istituzione scolastica) e soggetto ospitante (azienda o ente pubblico), nella quale sono stabiliti diritti e obblighi. A differenza degli altri tipi, nello stage curriculare non è previsto (obbligatoriamente) un rimborso spese o un’indennità di partecipazione per i tirocinanti ma il riconoscimento di alcuni crediti formativi (nella misura stabilita dalla convenzione) essenziali al conseguimento del titolo.

Extracurricolare, che ha lo scopo di favorire la formazione o l’orientamento di neo diplomati o laureati, o l’inserimento (o il reinserimento) nel mondo del lavoro di persone disoccupate (inoccupate, in mobilità o in cassa integrazione). In entrambi i casi lo stage presenta tutte le caratteristiche analizzate finora, riguardo la stipula del contratto, con alcune differenze specifiche sulla durata e sull’entità dei rimborsi previsti. Riguardo la durata: nell’ipotesi di tirocinio formativo o di orientamento, che si verifica entro i dodici mesi successivi all’ottenimento del titolo di studio (diploma o laurea), l’esperienza formativa non può durare oltre i 6 mesi; Nel caso invece di inserimento o reinserimento nel mondo lavoro la durata massima dello stage è di 12 mesi.

In caso di soggetti disabili o che versano in condizioni di salute svantaggiate, rispetto alle situazioni precedenti, il tirocinio può durare fino a 24 mesi.

È bene sottolineare che il contratto di stage può essere oggetto di rinnovo, purché si rispettino i limiti di durata evidenziati.

Per quanto concerne l’ammontare del rimborso spese, la riforma Fornero del 2012 ha modificato la normativa preesistente - che prevedeva la possibilità per le aziende di stipulare contratti di stage a titolo gratuito -  introducendo una retribuzione minima obbligatoria stabilita in 300 euro. Tale importo è suscettibile di variazioni, in base a specifiche previsioni regionali, e può attestarsi fino ad cifra massima di 800 euro.  

Professionale. Ultimo, ma non per importanza, differente come fattispecie rispetto a quelli fino a questo momento analizzati, è il tirocinio professionale - o praticantato. Si tratta di un percorso pratico, solitamente della durata di 18 mesi, intrapreso dopo il conseguimento di un titolo di studio accademico (laurea), finalizzato allo svolgimento di una determinata professione. È uno step necessario per accedere alle professioni governate da un ordine (commercialisti, avvocati) ed è regolato da un’apposita normativa di settore.

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