Le soft skills che possono aiutarti a trovare lavoro

Le soft skills che possono aiutarti a trovare lavoro

Trovare un lavoro in Italia per molti può diventare un’impresa. Il mondo corre, cambia, si evolve e con esso il mercato del lavoro. Quando ci si mette alla ricerca di una nuova occupazione bisogna capire bene quali sono le richieste delle aziende, quali le competenze più importanti e ricercate dai selezionatori e che ruolo queste rivestono all’interno di un’offerta.

Orientarsi non è cosa semplice, insomma, specie quando ci si trova a muoversi da soli senza avere il pugno della situazione. Pertanto, prima di candidarsi per qualsiasi posizione, è importante prestare una certa cautela.

Fondamentale è costruire una propria identità lavorativa, ed il primo passo in tale direzione lo si attua stilando un curriculum vitae, ovvero un racconto puntale e coerente di chi siamo e del percorso intrapreso per arrivarci, sottolineando le principali competenze e le esperienze maturate. Non serve elencare cronologicamente le cose fatte negli anni, occorre aggiungere quel quid in più che renda il vostro un curriculum davvero efficace.

In questa sede analizzeremo una delle componenti di un buon curriculum: le soft skills.

Soft Skills: cosa sono e a cosa servono?

Le soft skills rientrano tra quegli elementi accessori che possono aiutarci a trovare lavoro. Ma in che modo? Prima di rispondere a questa domanda cerchiamo di definire cosa si intende per skills.

Le skills di cui tanto si sente parlare, spesso menzionate all’interno degli annunci di lavoro, altro non sono che le competenze maturate dal lavoratore. Si è soliti distinguerle in hard skills e soft skills. Le prime fanno riferimento alle competenze di carattere tecnico, necessarie e funzionali allo svolgimento di un particolare tipo di lavoro (quello per il quale presentiamo la candidatura). Ad es., per un posto da sviluppatore o informatico una hard skills richiesta potrebbe essere la conoscenza di un determinato linguaggio di programmazione.

Le seconde, invece, oggetto di questo approfondimento, riguardano delle competenze definite più leggere, soft per l’appunto, o per dirla meglio trasversali. Sul punto, in realtà, non esiste una definizione univoca e condivisa. Alcuni ritengono si tratti di qualità collegate in ogni caso al tipo di lavoro per il quale ci si propone, mentre altri, con una previsione più ampia, ricomprendono tutta una serie di abilità adattabili a più fattispecie lavorative (da qui la trasversalità).

Al di là degli orientamenti e delle discussioni teoriche in merito, ce ne sono alcune che hanno una loro valenza all’interno di numerose attività, e pertanto ci soffermeremo su queste analizzandole singolarmente per capire come collocarle all’interno del nostro curriculum o, in caso concreto, esporle in sede di colloquio di lavoro.

Le soft skills più ricercate

Le competenze trasversali di cui ci occupiamo sono qualità utili nell’esercizio dell’attività svolta, così come nella vita di tutti giorni. Per questo è fondamentale, prima di procedere all’elencazione in sede di colloquio, fare un’analisi su ognuna di esse e riuscire a contestualizzarle in un discorso complessivo. È un duro lavoro ma qualcuno dovrà pur farlo. Per cui armatevi di pazienza e tirare fuori il meglio che avete.

Possiamo intanto procedere esaminando 4 tra le soft skills più comuni che potrete sfruttare in più occasioni.

Capacità di problem solving

La capacità di risolvere situazioni complicate, improvvise ed ostiche, è una delle qualità forse più ricercate in assoluto. In qualsiasi ambito lavorativo, un jolly che ti risolve un problema diventa sempre più spesso un elemento prezioso da inserire in organico. Tuttavia, non tutti gli individui ne sono capaci; ad alcuni soggetti madre natura ha donato l’abilità di elaborare soluzioni sorprendenti. Altri, invece, hanno imparato con l’esperienza. Per questo occorre cimentarsi, essere propositivi ed intraprendenti, ragionare sulle cose e suggerire soluzioni. Si tratta di un punto sul quale vale la pena insistere. Anche se non sarete voi il risolutore, in definitiva il vostro contributo potrà tornare utile in un processo volto all’individuazione di una decisione collettiva. Provate, provate ed esercitatevi ancora.

Flessibilità

Altra qualità molto richiesta è la flessibilità, ovvero la capacità di adattarsi a situazioni non standardizzate. Alcuni lavori lo richiedono nella forma, nei tempi, soprattutto quando ci sono degli obiettivi da raggiungere. Flessibili vuol dire non dare nulla per scontato in partenza, tenere sempre aperta la possibilità di un imprevisto. Non è raro che qualche selezionatore, o datore di lavoro, interpreti questa qualità come il fatto di essere multitasking, ovvero di riuscire a compiere più azioni contemporaneamente. In ogni caso, flessibili si può essere per indole o perché lo si è imparato dalle situazioni quotidiane. Valorizzate questo aspetto e allenatevi per diventarlo.

Reggere la pressione, adattarsi a situazioni di forte stress

Il mondo del lavoro si evolve tutti i giorni, velocemente. Con esso cambiano le persone, i processi lavorativi si intensificano e di conseguenza le pressioni aumentano. L’idea di un lavoro tranquillo è un pensiero utopistico da rifuggire per non rischiare, alla fine dei giochi, di rimanere senza. Oggi le situazioni di forte stress si sono moltiplicate e vengono registrate in molti contesti lavorativi. La conseguenza è direttamente connessa ad un mercato liquido e senza freni. Saper gestire queste pressioni - esterne ed interne, ovvero derivanti dalla competizione e dai superiori gerarchicamente preposti - diventa dunque fondamentale per qualsiasi candidato. Anche qui, come per le altre skills, c’è possibilità di intervenire in maniera mirata, studiando i comportamenti da tenere in determinate circostanze e lavorando per migliorarsi.

Saper lavorare in team

Il lavoro di squadra è un tratto caratteristico di numerose attività e progetti. Il sapersi adattare a determinate circostanze, ovvero coordinarsi e relazionarsi con un gruppo di lavoro è sicuramente una qualità molto più che soft, a dire il vero. Si tratta di un elemento dal quale molto spesso dipendono le decisioni dei responsabili delle risorse, laddove appunto si riscontri ad esempio l’incapacità, o l’impossibilità per indole, in alcuni soggetti di riuscire a fare squadra. Capita spesso quando si ha un carattere forte o con tratti spigolosi difficili da smussare. Per cui, anche il team working può darvi maggiori chance di ottenere un riscontro positivo, chiaramente se sarete bravi a dimostrare di essere capaci di realizzarlo.

Ulteriori skills da contemplare

Oltre alle suddette qualità ve ne sono altre che, in molte circostanze, potrebbero far pendere l’ago della bilancia dalla vostra parte. Tra queste vi ritroviamo la capacità di relazionarsi con gli altri mostrando una certa sicurezza e autorità (leadership); il saper trasmettere e comunicare le proprie idee; l’autonomia nello svolgimento dell’attività richiesta; l’intraprendenza nel rivestire determinati ruoli; la pianificazione del lavoro da svolgere; la capacità di consegnare o portare a termine progetti entro un determinato periodo di tempo (lavorare per obiettivi). Insomma tutte doti comuni in molti candidati che all’occorrenza possono diventare rilevanti, o addirittura essenziali, per l’ottenimento di un lavoro.

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