Prepararsi per un buon colloquio di lavoro con il metodo STAR

Prepararsi per un buon colloquio di lavoro con il metodo STAR

Tra le preoccupazioni e le ansie quotidiane che affliggono la vita di una persona va annoverato il fatidico giorno del colloquio di lavoro. Sembrerà strano ma è così. Che sia la prima o l’ultima di una lunga serie, la famosa chiacchierata può portarci via preziose energie, specie se, nel momento in cui arriva la chiamata, non siamo davvero pronti per affrontare al meglio questo step.

Superare il colloquio di lavoro deve essere un passaggio mirato, un obiettivo preordinato di una scala di scelte consapevoli da operare. Bisogna riuscire ad affermare sé stessi, in primo luogo, veicolando al meglio tutto quello che è il proprio bagaglio di competenze. Vien da sé che, per ottenere questo primo ed importante risultato non dobbiamo lasciarci cogliere impreparati. L’impreparazione è il nemico numero uno di chi cerca lavoro o ha deciso di cambiare quello che attualmente svolge.

La seconda cosa da tenere a mente è che l’impreparazione genera ansia, o contribuisce ad aumentarla. Prepararsi dunque aiuta ad arrivare all’appuntamento in maniera più rilassata.

Cosa occorre fare per arrivare preparati ad un colloquio?

Innanzitutto bisogna cercare di capire a cosa si va incontro. Informarsi bene sul tipo di lavoro per il quale ci si è candidati è sicuramente il primo passo da compiere.

Le domande che solitamente ci poniamo nei giorni antecedenti possono aiutarci a testare meglio le nostre reali possibilità. Dalle risposte, infatti, possiamo rilevare in anticipo qual è il nostro grado di preparazione e, nel caso non lo ritenessimo bastevole, intervenire per migliorarlo.

Esistono delle regole non scritte, dei comportamenti utili da osservare che, in definitiva, possono agevolarci nel superamento dell’ostacolo. Tuttavia, non sempre questi piccoli accorgimenti, da soli, sono sufficienti. Molto dipende dall’attività che si andrà svolgere, se questa comporta la possibilità di prendere delle decisioni in autonomia e nel caso di dover optare per una soluzione anziché un’altra. Come abbiamo osservato in altre occasioni, è bene ricordare che ogni colloquio di lavoro è una storia a sé. Quindi, la prima cosa è munirsi di pazienza e lavorare per raggiungere l’obiettivo.

Il Metodo STAR può aiutarci a superare un colloquio di lavoro

Tra le cose utili su cui focalizzarci per una buona preparazione ad un colloquio di lavoro c’è il metodo STAR.

Di che cosa si tratta?


STAR per definizione è l’acronimo in lingua inglese di un modello di risposta basato su 4 cardini: Situation, Task, Action, Result. Cerchiamo di comprendere cosa si intende per modello di risposta, analizzando ognuno dei punti in questione.
Utilizzo del Metodo STAR durante un colloquio.

Al Metodo STAR si ricorre soprattutto nei colloqui di tipo comportamentale e può diventare un’arma a doppio taglio se non lo si padroneggia a dovere. Per utilizzarlo al meglio, dunque, è opportuno sapersi destreggiare. Si tratta infatti di un approccio ambivalente, ovvero che può essere adoperato sia da parte di chi risponde che da chi esamina. Pertanto, in partenza non necessariamente potremmo trovarci in una condizione attiva favorevole. Ma per capire meglio a cosa ci riferiamo, analizziamo tale schema e due situazioni tipo.

• S – Situation: Evidenzia la situazione. Nel rispondere fai riferimento alle circostanze precise in cui ti sei trovato ad agire (Assenza del capo, dimissioni improvvise del tuo superiore). Il consiglio è di sintetizzare i dettagli fondamentali, senza inutili giri di parole: limitati a parlare del fatto dal quale hai tratto l’esperienza.
• T – Task: L’obiettivo, il compito che hai dovuto eseguire, per il quale ti sei trovato ad agire. Anche qui, non essere prolisso nel raccontare tutte le dinamiche. Arriva secco al punto e passa ad analizzare il tuo ruolo nell’operazione. Cosa andava fatto
• A – Action: Il comportamento che hai messo in pratica, che può sostanziarsi anche in azione direttiva, nell’aver dovuto prendere una decisione funzionale a portare a casa il risultato. Che ruolo ha avuto la tua partecipazione.
• R – Result: Il risultato finale. Esponi in maniera chiara quali sono stati i risultati rispetto agli obiettivi, evidenziando il peso del tuo apporto nel raggiungimento del fine ultimo. Dichiara anche se ci sono stati benefici secondari per l’azienda o per il tuo datore di lavoro. Qual è il frutto di questa esperienza. Cosa hai imparato.

Caso A: l’esaminatore utilizza il metodo STAR

Il metodo STAR molto spesso viene utilizzato in fase di indagine dagli esaminatori, soprattutto nelle analisi di tipo comportamentale. Con delle semplici domande, che puoi utilizzare anche tu per dimostrare di aver acquisto una certa competenza, chi ti esamina evince dalle risposte se hai i requisti giusti richiesti in determinati contesti. Le domande possono essere sia ipotetiche, immaginando una situazione di fantasia, che reali, basate su quella che è stata una tua precedente esperienza. Ricorda: Chi ti valuta vorrà capire in una determinata situazione (S) come reagiresti se ti venisse affidato un compito (T), e quali azioni porresti in essere (A) per raggiungere un determinato risultato (R).

Caso B: il candidato si avvale del metodo STAR
Conoscere il Metodo STAR è fondamentale perché, non solo ci consente di capire che tipo di profilo stanno cercando i selezionatori, ma ci aiuta anche ad anticiparne le mosse. Pertanto, non farti cogliere impreparato: crea il racconto delle tue esperienze formative sulla base di questo modello. Esamina singolarmente le tue competenze e cerca di riassumerle incastrandole all’interno di situazioni ipotetiche o reali.
È un ottimo esercizio che ti consentirà di non lasciare nulla al caso, soprattutto punti a tuo favore. Questo schema in particolare è utile per mettere in risalto competenze che ti appartengono ma che, probabilmente, se preso alla sprovvista, non saresti di grado di valorizzare.

Il Metodo STAR funziona davvero?

Il metodo STAR agevola il candidato in sede di colloquio fornendo elementi utili per costruire la miglior risposta possibile, ovvero la più completa nel suo insieme. Come detto poc’anzi, analizzando nello specifico una situazione, vengono menzionati obiettivi prefissati, le azioni poste in essere e risultati ottenuti.

Chiaramente il risultato è più incisivo se riferito ad un caso concreto. Nel dare una risposta, infatti, riportando una nostra precedente esperienza, forniremo quei dettagli necessari affinché si possano mettere in risalto qualità e competenze acquisite.

Quindi, partendo da ciò, è chiaro che questo schema può garantirci chance maggiori di ottenere un riscontro positivo nelle situazioni in cui è richiesta ad esempio capacità di problem solving, ovvero di risoluzione di un problema.

A questo punto non ti resta che fare tesoro di questi piccoli consigli ed iniziare a lavorare per rendere il tuo profilo pronto e maggiormente competitivo.

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